Ispirandoci agli spunti pedagogici più noti ma non scontati, il progetto mira alla rielaborazione generale dell’ambiente scolastico.
L’obiettivo è di permettere una razionale e produttiva utilizzazione dell’intero apparato digitale che la scuola si appresta a rinnovare, ma soprattutto di creare una situazione per cui l’ambiente è mezzo di “propagazione” del benessere psicofisico e potenziamento degli stili di apprendimento di ciascuno. Una scuola che riesce, pur nella sua cronica mancanza di spazi, a raggiungere una serenità generale nel lavoro e nei rapporti umani.
Loris Malaguzzi parlava del “terzo insegnante” che è l’ambiente di apprendimento.
Un Polo artistico come l’IIS Gentileschi che comprende Liceo Artistico, Liceo Musicale e Istituto professionale del Marmo non può che considerare la presenza di quattro fonti di apprendimento: il docente, il gruppo dei pari, la MATERIA, sia essa colore, creta, marmo, suono, che prende forma attraverso la mente e la mano, e infine anche lo spazio in cui l’alunno si trova ad operare, il “quarto maestro” ma non meno importante degli altri. E come Don Milani, che faceva scuola all’aperto sotto un pergolato, e Malaguzzi che caricava bambini e materiale di lavoro su un camion per uscire e incontrare gli altri, intendiamo creare un ambiente scolastico che ci dia la possibilità di aprirci al mondo.
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